L’Entella non perdeva da undici partite. A Pontedera ha sgretolato un primato invidiabile martedì scorso, ma non è questo a preoccupare i tifosi. La rabbia, dopo una sconfitta così, non deriva tanto dai punti persi ma dall’atteggiamento di una squadra che sembra incapace di costruire, reagire e ribaltare le situazioni. L’impressione è che l’Entella dopo diverse partite favorevoli, comprese quelle di Coppa Italia, si sia un po’ adagiata sugli allori e manchi di quella cattiveria agonistica fondamentale per vincere le partite e soprattutto il campionato. E nemmeno mister Gennaro Volpe si nasconde dietro a un dito: “Non è solo l’approccio, oggi non ha funzionato niente, abbiamo fatto male, perso tutti i duelli, tutte le seconde palle, fatto troppo poco per pensare di portare a casa dei punti. Mi prendo le colpe come è giusto che sia, quando si vince è merito dei giocatori, quando si perde è colpa dell’allenatore, oggi l’Entella perso ed è colpa mia”. Una sconfitta meritata, il Pontedera non ha “rubato” nulla, ha vinto tutti i duelli, aveva più fame dell’Entella e questo spiega tutto.
La stagione è ancora lunga, prima della sosta ci sono ancora quattro partite ma i biancocelesti non possono più per- mettersi di aspettare: bisogna tornare a vincere e farlo subito, a partire dalla partita contro la Lucchese. Non c’è nemmeno lo spazio per abbattersi o leccarsi le ferite, l’Entella non può più perdere tempo, la posta in gioco è troppo alta.